L’Occhio Astigmatico
L‘ occhio astigmatico non ha lo stesso comportamento (potere) in tutti i meridiani. Le immagini provenienti da lontano cadono su due piani diversi.Per questo ci sarà una parte della immagine più sfocate dell’ altra. Con la lettura dell’ ottotipo potrà accadere che alcune lettere saranno viste bene ed altre male.Per esempio è probabile vedere meglio le linee verticali e sfuocate le orizzontali. In questo caso la T verrà letta I.In altri casi la G potrà essere letta come O oppure come C. Ancora potrà accadere che l’ H sarà vista come M o la M potrà essere confusa con la N e viceversa. Questo è il motivo per cui, quando si userà l’ ottotipo, si consiglia di voler prendere nota degli errori. E se gli errorisaranno stati molti, sarà bene fare una visita specialistica.
Ottotipo
Approfondimenti |
L’astigmatismo è un’ametropia (errore refrattivo) molto comune provocato dalla curvatura dai mezzi ottici dell’occhio asimmetrici.
I mezzi ottici dell’occhio sono: la cornea (per la precisione la superficie anteriore e posteriore) il cristallino (la superficie anteriore e posteriore) e il polo posteriore dell’occhio su cui poggia la retina. Se i meridiani di tutti questi mezzi ottici presentano una differente refrazione ottica (per esempio un differente potere tra il medidiano a 180° e quello a 90° o su qualsiasi altri meridiani) si ha un astigmatismo. Il differente potere refrattivo dei vari meridiani è dato dal diverso raggio di curvatura. A parità di differenza tra i raggi di curvatura dei vari mezzi ottici, produce un effetto rifrattivo maggiore, la superficie anteriore della cornea, ciò è dovuto al differente indice di rifrazione tra aria e cornea.
Nei soggetti emmetropi, possiamo teoricamente affermare che i meridiani hanno tutti lo stesso raggio di curvatura, ossia l’effetto finale dei meridiani è quello sferico, e mandano a fuoco l’immagine sulla fovea. Gli ametropi sferici si trovano in questa condizione (tutti i meridiani rifrangono su uno stesso punto, ma l’immagine non cade sulla fovea: se cade nel vitreo siamo in presenza di una miopia, se teoricamente cade dietro la retina si ha una ipermetropia.
Nella stragrande maggioranza dei casi è sempre presente un leggero astigmatismo cosiddetto fisiologico.
Sempre nella stragrande maggioranza dei casi, l’astigmatismo, è provocato dai meridiani corneali che hanno un potere diverso l’uno dall’altro (se i meridiani sono ortogonali l’astigmatismo è regolare). Otticamente i due meridiani con differente potere(l’astigmatismo) producono due linee di focalizzazione ortogonali tra loro. Producano una visione sfocata a tutte le distanze.
L’astigmatismo può essere associato a miopia, ipermetropia e presbiopia.
La compensazione dell’astigmatismo prevede l’utilizzo di lenti oftalmiche o lenti a contatto.
Il termine ametropia astigmatica non è da confondere con l’astigmatismo dei fasci obliqui, un’aberrazione ottica.
Classificazione dell’ astigmatismo
Vi sono differenti criteri di classificazione dell’astigmatismo.
- Astigmatismo corneale, dovuto ad un’anomala curvatura della cornea
- Astigmatismo interno o lenticolare, dovuto ad alterazioni dei mezzi diottrici interni all’occhio (es. cristallino).
Orientamento del meridiano più curvo
A seconda dell’orientamento del meridiano corneale più curvo ( range di ±30°):
- Astigmatismo secondo regola o diretto. E’ il più diffuso. Il meridiano più curvo è quello verticale (61° – 120°)
- Astigmatismo contro regola. Il meridiano più curvo è quello orizzontale (0° – 30°; 151° – 180°)
- Astigmatismo obliquo (31° – 60°; 121° – 150°)
Posizione degli assi
L’asse dell’astigmatismo è una linea immaginaria perpendicolare al meridiano del diottro preso in considerazione. A seconda della posizione di questi assi, possiamo avere:
- Se ci sono solo 2 assi
- Astigmatismo regolare. Gli assi si incrociano ad angolo retto, uno verticale e l’altro orizzontale
- Astigmatismo ad assi obliqui. Gli assi si incrociano, sempre ad angolo retto, ma inclinati sul piano orizzontale
- Astigmatismo biobliquo. Gli assi si incrociano non ad angolo retto
- Se ci sono più di due assi
- Astigmatismo irregolare. Essendoci più di due assi, si ha tutta una serie di fuochi. Tipico del cheratocono e degli esiti di leucomi o a seguito di traumi, lesioni e infezioni. Non è correggibile con una sola lente.
Focalizzazione
A seconda della posizione dei due fuochi rispetto alla retina, possiamo avere:
- Astigmatismo miopico
- semplice: una linea focale è miope, cade cioè davanti alla retina
- composto: entrambe le linee focali sono miopi, cadono cioè davanti alla retina
- Astigmatismo ipermetropico
- semplice: una linea focale è ipermetrope, cioè, cadrebbero’ dietro la retina
- composto: entrambe le linee focali sono ipermetropi, cioè, entrambi cadrebbero’ dietro alla retina
- Astigmatismo misto. Una linea focale è miope, cade cioè davanti alla retina mentre l’altra è ipermetrope, cioè cadrebbe dietro la retina,
Grado
Il grado di astigmatismo si esprime in diottrie. A seconda del grado possiamo avere:
- Astigmatismo debole/lieve: da 0 a 1 diottrie
- Astigmatismo medio: da 1 a 2 diottrie
- Astigmatismo forte/elevato: superiore a 2 diottrie
Epidemiologia
Vi sono diversi studi che esaminano la diffusione di questa ametropia. I dati sono molto variabili rispetto alla popolazione in esame. In alcuni campioni come gli studenti si è stimato che circa un terzo (33%) della popolazione presenta astigmatismo. Va considerato comunque che il grado medio che si rileva di astigmatismo è circa 0.50-0.75 e solitamente si presenta in associazione con la miopia.
Sintomi
A seconda del tipo di astigmatismo i sintomi possono essere molto differenti. Astigmatismi di grado lieve possono essere asintomatici oppure presentare sintomi derivanti dal continuo cambio di messa a fuoco (accomodazione) nel tentativo di ottenere un’immagine il più nitido possibile. Tali sintomi consistono in dolori ai bulbi oculari, dolori sull’arcata cigliare, cefalea, bruciore agli occhi, lacrimazione eccessiva. Astigmatismi di grado medio elevato presentano solitamente una visione sfuocata, sia nella visione per lontano che per vicino.
Test
I test, utilizzati da oculisti ed optometristi, durante un esame visivo, per diagnosticare e determinare un astigmatismo sono:
- Tabella di Snellen. E’ utilizzata per quantificare l’acutezza visiva ridotta dall’astigmatismo.
- Cheratometro o oftalmometro. Permette di misurare la curvatura anteriore della cornea nella sua zona centrale. Questo test è importantissimo poiché la maggior parte degli astigmatismi, soprattutto di grado medio e elevato, sono dovuti ad una cornea astigmatica.
- Topografia corneale. Permette di ottenere una mappatura punto per punto della curvatura della cornea. Questo test è importante nella contattologia e in chirurgia refrattiva.
- Autorefrattometria o lo schiascopi, retinoscopia. Permettono di ottenere una misura oggettiva (senza collaborazione del paziente) della componente astigmatica.
- Test soggettivo della refrazione. Permette di ottenere con la collaborazione del paziente la corretta misura dell’astigmatismo.
Trattamento
L’astigmatismo può essere corretto con l’uso di lenti oftalmiche cilindriche o toriche, oppure con lenti a contatto gas-permeabili o morbide. Anche l’astigmatismo può essere corretto tramite la chirurgia refrattiva. La copresenza di ametropie, il grado di astigmatismo, la salute oculare, lo stile di vita e altri fattori individuali contribuiscono a determinare la soluzione più idonea. L’astigmatismo è meno frequente rispetto alla miopia, per questo le lenti a contatto e le tecnologie apposite di chirurgia refrattiva per astigmatici sono comparsi solamente alla fine degli anni novanta.
Cause
Un certo grado di astigmatismo corneale è fisiologico (mediamente 0.50 – 0.75) dovuto alla pressione palpebrale che genera un lieve appiattimento del profilo corneale. Tale astigmatismo è compensato in maniera uguale e contraria dai mezzi diottrici interni all’occhio in modo da non presentare astigmatismo rifrattivo totale. L’astigmatismo di grado elevato è generalmente congenito e può subire delle lievi variazioni nel corso della vita. L’astigmatismo irregolare è successivo a modificazioni della cornea a seguito di traumi, lesioni e infezioni. Tra le cause funzionali è stata ipotizzata anche una postura errata, con conseguente inclinazione del capo, che è all’origine di astigmatismi obliqui o contro regola. Nell’età della presbiopia si riscontrano frequentemente astigmatismi lievi e contro regola.
Bibliografia
- Rossetti A., (2003), Manuale di optometria e contattologia, 2° Edizione, Zanichelli, Bologna
- Grosvenor T.P., (2002), Primary care optometry 4th ed., Butterworth-Heinemann, Oxford